Malgrado l’Euribor continua la sua inesorabile discesa, 2,692% rispetto al 2,729% di ieri, raggiungendo così il livello più basso dal 10 marzo 2006, i mutui non danno segnali di ribasso.
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La solita regola aurea delle nostre banche, quando l’Euribor aumenta, immediatamente si alzano i tassi, viceversa i tempi diventa biblici, se non infiniti.
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Purtroppo chi ci và di mezzo sono i consumatori, infatti, le banche, hanno tolto dalla circolazione i mutui più rischiosi, per loro, come quelli superiori ai 25-30 anni e al 100% del valore ipotecario.
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Non solo, questo ritardo nell’aggiornare i tassi, così come richiesto dalla BCE, abbattendoli di uno 0,75%, i mutuatari troverebbero la loro rata mensile più leggera di circa 45 euro.
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Se poi presi da spirito caritatevole, le banche italiane, si allineassero con gli altri istituti europei, il vantaggio per i consumatori potrebbe essere maggiore, con un risparmio che va da un minimo di circa 40 euro fino a 100 euro mensili (1.200 euro l’anno).
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Udicon denuncia con forza questa politica bancaria a due velocità, che indebolisce le famiglie e limita le imprese. Lo Stato deve controllare accuratamente ogni alchimia finanziaria delle nostre banche per non vanificare gli sforzi intrapresi per affrontare con successo questa dolorosa crisi internazionale.