L’intesa Abi-Governo sulla rinegoziazione dei mutui continua a non piacere per niente alle associazioni dei consumatori.

A tal proposito, L’U.Di.Con afferma: “Il timore è che la convenzione in via di definizione sia fraintesa dai risparmiatori, se non si spiega loro con chiarezza che la rinegoziazione proposta non è una trasformazione dal tasso variabile al tasso fisso.”
In effetti, quello che viene proposto con il nuovo protocollo, al quale poi le banche dovranno dare singolarmente la propria adesione, è solo una rata fissa al livello medio del 2006, con l’intento di permettere un pò di tranquillità a chi si è trovato improvvisamente di fronte a un esborso annuo, semestrale o mensile eccessivo e non programmato. La differenza fra il dovuto originariamente e quanto si è concordato con la ristrutturazione verrà addebitata al cliente in un apposito conto di finanziamento accessorio (tasso pari all’Irs a 10 anni +0,50%).

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